FESTIVAL DELLE CITTÀ 2021: TERZA GIORNATA
IL SUD AL CENTRO DELL'ITALIA VELOCE
GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE
Dopo la pausa pranzo ALI Autonomie Locali Italiane ha accolto Mara Carfagna Ministra per il Sud e la Coesione Territoriale; Gaetano Evangelisti Responsabile Affari Istituzionali Territoriali Enel Italia; Chiara Pertosa SITAEL; Giovanna Bruno Sindaca di Andria nel panel "Il sud al centro dell’Italia veloce". Ha moderato Monica Guerzoni, Corriere della Sera.
"Permettetemi di fare un ringraziamento ai Sindaci Italiani in prima linea durante una crisi pandemica ed economica fra le più gravi della nostra Repubblica - ha esordito la Ministra Carfagna - E chi si trova in questo 2021 e nei prossimi anni a giocare un ruolo determinante per l'attuazione del PNRR. Da oggi in poi i riflettori saranno puntati su di voi. La svolta che il governo ha programmato sarà possibile solo se voi Sindaci vi intesterete la sfida. E io sono sicura che anche in questo frangente saprete dimostrare il vostro valore. I fondi
che arriveranno al Sud, il Sud sarà in grado di spenderli nei tempi prestabiliti? E' una domanda che mi sento rivolgere spessissimo. E un po' capisco questa diffidenza. Il Sud è sempre stato un po' la terra delle promesse irrealizzate, dei miracoli annunciati e mai realizzati. Le responsabilità si sono stratificate nel tempo e si possono ricercare in tutti i livelli di governo, nazionale e regionale. Senza fare facile retorica o promesse che rischiano di non realizzarsi e alimentare false aspettative, credo che gli ultimi otto mesi di governo abbiano introdotto tre elementi di novità. Prima novità. La quantità di fondi stanziati per il Sud: per la prima volta si stanzia in percentuale una cifra superiore rispetto alla quota percentuale della popolazione residente. Il 40% dove risiede il 34% della popolazione. Altra novità: per la prima volta questa quota viene blindata da una legge. Le risorse non verranno dunque destinate ad altri se non vengono spese al Sud. Il problema è farli spendere al Sud. Se non si riuscisse a farli spendere dalle amministrazioni nazionali o regionali, (terza novità) è previsto in capo alla Presidenza del Consiglio un potere di affiancamento e sostituzione. Ho voluto estendere questo governo di governance anche ai fondi strutturali europei.
Questa è una ricostruzione che poggia le basi su un governo di salvezza nazionale che rappresenta il miglior terreno su cui far poggiare un progetto in costruzione. Sono tre i capisaldi che delineano la visione di Sud del governo. Innanzitutto un Sud attrattivo per gli investimenti nazionali e internazionali e per farlo dobbiamo valorizzare il punto di forza del Sud, legato alla sua posizione geografica, al suo essere una piattaforma sul Mediterraneo, epicentro degli scambi commerciali e dei rapporti umani. Ho voluto dunque investire sul potenziamento e la riforma delle zone economiche speciali e sull'infrastrutturazione, sull'ammodernamento sul potenziamento dei porti meridionali. Sulle zone economiche speciali abbiamo investito 650 milioni di euro e portato a casa una riforma perché i commissari possano essere gli unici interlocutori istituzionali di chi decide di investire i quelle zone; sui porti meridionali abbiamo deciso di stanziare 1 miliardo e 200 milioni di euro.
Secondo caposaldo: un Sud davvero connesso con l'Italia e il resto d'Europa grazie alle nuove linee alta velocità e alle connessioni diagonali. Nel PNRR abbiamo introdotto il finanziamento di alcuni lotti che possono essere completati nel 2026. Ma sulla Salerno-Reggio Calabria abbiamo reperito risorse in più per far in modo che da Roma si possa arrivare a Reggio Calabria in 4 ore: abbiamo stanziato 10 miliardi di euro. Ci sono investimenti anche sulle ferrovie regionali.
Il terzo caposaldo riguardo i diritti dei cittadini meridionali. I cittadini meridionali sono vittime di disuguaglianza nell'accesso ai servizi fondamentali di cittadinanza: trasporti, asili nido ecc... Al Sud rispetto al Nord c'è un divario di cittadinanza fra chi ha servizi all'avanguardia e chi deve accontentarsi di servizi scarsi o inesistenti. Nella Nadef abbiamo introdotto una disposizione rivoluzionaria, l'attuazione di una disposizione costituzionale del 2021: la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni. Lo Stato si obbliga a finanziare e garantire un livello minimo di servizio al di sotto del quale non si può scendere. Quindi gli asili nido dovranno essere garantiti almeno per 33 bambini su 100; bisognerà garantire un assistente sociale ogni 6000 abitanti e il trasporto scolastico dovrà essere un dovere e non un optional.
Abbiamo delle stime che ci dicono che se gli interventi del PNRR saranno realizzati nei tempi e con le modalità previste al Sud l'occupazione crescerà del 4% e quella femminile del 5%. Addirittura il Sud crescerà più del Centro-Nord non nel breve periodo, ma nel medio-lungo periodo il Sud crescerà del 23-24% rispetto alla media nazionale del 15%.
Questo non è un governo di coalizione, ma partecipato. In queste settimane di campagne i partiti hanno avuto la necessità di rivendicare le loro identità ma un governo così solido si può permettere qualche esuberanza e qualche fibrillazione in più. I partiti non possono permettersi di mettere in discussione la stabilità di un governo che ha arginato l'epidemia in Italia, che ha avviato la campagna di vaccinazione, che ha liberato 60 milioni di Italiani, che festeggia il rimbalzo della crescita del 6% del PIL, che ha ottenuto l'anticipo dei fondi europei".
Giovanna Bruno: "Sono Sindaca di una città del Sud e avrei voluto far comprendere alla Ministra e ad altri rappresentanti del governo la differenza fra chi sta governando a livello centrale e sta decidendo e la ricaduta che quelle decisione devono avere sui territori che amministriamo ogni giorno. Da noi si chiede il lavoro, i diritti, l'attenzione ai diritti. Al Governo mi piacerebbe poter dire che amministrare per noi oggi non vuol dire essere solo destinatari di tante risorse. E' chiaro che il Governo deve intervenire anche con delle risorse mirate. Noi Sindaci vogliamo giocare la nostra parte fino in fondo, ma vogliamo essere messi in condizioni più o meno di essere messi sulla stessa linea di partenza. E' importante far comprendere che quello spirito di fiducia che si sta allargando in tutta Italia, passa da noi Sindaci. Non abbiamo campanili da difendere, ma territori da promuovere e non abbiamo altre possibilità che non siano legate al PNRR".
Chiara Pertosa: "Al Sud è un po' più complicato, bisogna avere un grande spirito di adattamento e non mollare. Noi siamo guardati come un'eccellenza anche all'estero. per quanto riguarda il settore "spazio" la politica industriale farà molto anche per agganciarsi al tema delle risorse stanziante dal PNRR. In Italia prima di SITAEL c'erano solo due aziende multinazionali a partecipazione statale. Il PNRR è una grande opportunità ci sono 2,3 miliardi speriamo di avere l'opportunità di partecipare alle gare e alimentare la firma italiana".
Gaetano Evangelisti: "Si tratta di un cambiamento epocale per il mondo dell'energia e per il Sud Italia. Enel come altre grandi imprese, indipendentemente dal PNRR ha un piano di investimenti importante per gestire la transizione energetica con un approccio sostenibile, utilizzando il tessuto imprenditoriale locale. Enel ha alcuni impianti a carbone: l'Italia sarà il primo paese a chiudere le centrali a carbone in Europa entro il 2025. Obiettivi sfidanti che però hanno bisogno di sviluppare le fonti rinnovabili e le reti che servono ad accoglierle. La situazione però è particolarmente complessa per quanto riguarda gli iter burocratici. Su questo dobbiamo fare sistema e collaborare con le istituzioni per far sì che questa grande opportunità vada colta appieno perché significa miglioramento ambientale, investimenti sul territorio e miglioramento delle infrastrutture e di vita".